Grande gloria enologica dell’Italia meridionale, il DOC Aglianico del Vulture è una delle qualità più pregiate prodotte dal vitigno autoctono. Di colore rosso rubino, profumo intenso equilibrato, fruttato di drupe e bacche, il fine Aglianico del Vulture assume con l’invecchiamento sentori speziati e legnosi. Dal sapore corposo, minerale, secco e strutturato con retrogusto leggermente amarognolo più equilibrato quando maturo.
L’Aglianico viene affinato nel legno che ammorbidisce l’alta componente tannica, imperante e vigorosa soprattutto nei vini più giovani: il vino si addolcisce invecchiando e diventa uno splendido vino armonico. Presente in queste terre sin da tempi remoti (il suo nome originario è infatti Ellenico, proveniente dalla Grecia) in vitigni estesi su colline di origine vulcanica a 500 metri sul livello del mare.
Qui, accanto al re Aglianico, trovano spazio altri vitigni a bacca rossa, come il Primitivo, e produzioni da vitigni internazionali quali il Cabernet Sauvignon e il Merlot.
Per queste ragioni l’esperto enologo Oronzo Alò ha scelto il Vulture come area in cui fondare Alovini che coltiva oggi una superficie di circa sette ettari in una zona dalla radicata tradizione agricola, dove nascono alcuni dei più originali e longevi vini d’Europa: i bianchi Fiano e Greco di Tufo.